Abitazione di proprietà e rischi connessi
Essere proprietario di un immobile espone a una serie di rischi che è opportuno prendere in considerazione. Scopri in che modo puoi proteggerti e metterti al riparo in modo intelligente
Non è un mistero che la maggioranza degli italiani viva in case di proprietà. Secondo i dati ISTAT, infatti, circa il 79% degli italiani vive in case di priorietà, mentre il restante 21% in case in affitto. Si tratta di dati in generale molto differenti rispetto agli altri paesi europei: infatti la media UE si attesta intorno al 70%, in particolare al 66% per i paesi dell’area Euro. Confrontando queste informazioni con i dati statistici sui consumi delle famiglie, si nota che le spese sostenute per l’abitazione costituiscono una delle voci principali del bilancio familiare.
Complessivamente, la spesa media per famiglia può arrivare anche a toccare le 1.000 euro mensili. Questo calcolo include la quota per l’affitto figurativo, ovvero la quota considerata nel caso in cui la famiglia non dovesse essere proprietaria dell’abitazione e dovesse ricorrere a un contratto d’affitto. La quota di spesa maggioritaria risulta essere quella dovuta per acqua, energia elettrica e gas metano (circa il 35,0% sulla spesa totale, ma in graduale aumento), seguita dalla spesa per prodotti alimentari e bevande (circa il 21%) e da quella per trasporti (12%).

Senz’ombra di dubbio la casa è cosiderata il bene rifugio per eccellenza, la materializzazione tangibile del risparmio della famiglia. Questa attitudine all’investimento concreto, in effetti di origini un po’ arcaiche e retaggio della cultura contadina, torna piuttosto utile nei tempi difficili del quadro economico attuale. Nonostante soffra la presenza d0importanti vincoli di liquidabilità, notevoli carichi fiscali, e le sofferenze dovute alle vicissitudini del proprio mercato di riferimento, l’investimento immobiliare è sempre percepito come una garanzia inamovibile, che in situazioni di emergenza può diventare un vero e proprio salvagente.
Nonostante tutta questa centralità e attenzione verso questo bene così prezioso per il benessere e la sicurezza dell’economia familiare, paradossalmente si può constatare che, quando si tratta di difenderlo e tutelarlo, gli atteggiamenti sono meno coerenti e prevedibili di quanto ci si possa aspettare.
Da un’indagine pubblicata nel novembre del 2019 da Ania “TRENDS – Focus assicurazione incendio e catastrofi naturali delle abitazioni civili”, solo il 46% delle unità abitative è coperto da una polizza assicurativa contro l’incendio e, quasi in un caso su cinque, si tratta di coperture collegate al mutuo utilizzato per acquistarle. Nonostante il 75% delle abitazioni sia esposto a un rischio significativo di calamità naturali di vario tipo, poco più del 3% delle stesse viene protetto da una polizza contro questi eventi. Il numero complessivo di polizze attive al 31 marzo 2019 era pari a 9,7 milioni di cui oltre il 55% è relativo a polizze multirischio, il 31,8% a polizze che assicurano il solo rischio incendio (mono rischio), meno del 13% a polizze globale fabbricati, mentre lo 0,7% è relativo a polizze che coprono unicamente il rischio di terremoto.

Andando ad analizzare le esigenze assicurative, la stima del danno potenziale è di primaria importanza, in quanto consente da un lato di stipulare un contratto di assicurazione adeguato alle esigenze specifiche di ogni singolo caso, e dall’altra parte permette al contraente di farsi un’idea precisa del livello di tutela che si va a garantire, e di quanto solitamente il danno potenziale può risultare insostenibile o non remunerativo per le risorse finanziarie del singolo.
Le compagnie di assicurazione prevedono fondamentalmente due formule di risarcimento del danno:
• L’assicurazione a primo rischio assoluto è la formula di gran lunga più diffusa e anche la più semplice, perché non tiene conto dell’intero valore dei beni esistenti nell’abitazione. Si va ad assicurare quindi un determinato valore, a prescindere dal reale valore del rischio a cui si è soggetti.
• L’assicurazione a valore intero è una formula alternativa che copre l’intero valore dei beni contenuti nella casa. In questo caso, va posta particolare attenzione al fatto che il valore dei beni indicato in polizza non sia inferiore a quello effettivo, poiché altrimenti si incorre nella “regola proporzionale” prevista dal Codice Civile (art. 1907) e si potrebbe essere risarciti solamente in proporzione al valore assicurato in precedenza.